Campi Sonori – Nicola Piovani ” Concerto in Quintetto”

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L’Aquila, 31 Agosto 2009 – Anfiteatro romano di Amiternum

Nell’ambito della rassegna artistica Campi Sonori questa sera il Maestro Nicola Piovani ci ha presentato il suo “Concerto in Quintetto”. Nelle oltre due ore di spettacolo, Piovani ha proposto brani scritti per il cinema, il teatro, la televisione, appositamente rivisitati e riarrangiati in versione da piccolo gruppo di solisti, fra i quali spicca il ruolo del pianoforte, suonato dall’autore.

Piovani ha aperto la serata con un assolo al pianoforte, “Poeta delle ceneri” seguito da “Il pianino delle meraviglie”, pezzo durante il quale si uniscono gli altri musicisti, Andrea Avena al contrabbasso, Pasquale Filastò alla chitarra classica, Cristian Marini alle percussioni e Marina Cesari al clarino. Quindi ha eseguito un medley per Nanni Moretti con “La stanza del figlio”, “Il valzer della cioccolata” accompagnato dalla fisarmonica di Marini, e ancora “La messa è finita”. Salutando gli aquilani, giunti numerosi all’interno dell’anfiteatro romano di Amiternum, Piovani ha sottolineato che, anche avendo scritto spesso musiche per il cinema, confinate quindi all’interno di una pellicola o al limite di un cd, è nei concerti dal vivo, nei quali il pubblico è direttamente coinvolto nello spettacolo, che ci si rende conto della forza e della vera armonia della musica. A questo punto è stato inevitabile il paragone con la città di L’Aquila; Piovani infatti, dopo una visita pomeriadiana nel centro storico, ha potuto testimoniare le enormi differenze che si colgono dal vivo nel capoluogo abruzzese rispetto a tutto quello che viene mostrato in televisione. Poi Nicola Piovani ha inserito nel discorso la preoccupante situazione attuale italiana: il non avere un rapporto riflessivo con i fatti e con la realtà e il “fracasso mediatico” provocato dalla televisione che impedisce a volte di riflettere confondendo e offuscando la vera notizia. Non sono mancate delle frecciatine polemiche punzecchiando più volte “quel signore che dice che la verità è solo quella che si può vedere in televisione… quello che non passa in televisione non esiste“. Lo spettacolo è proseguito con la bellissima “La vita è bella” seguita da un omaggio a Fabrizio De Andrè: la suite da “Non al denaro, non all’amore né al cielo” ha preceduto la “Storia di un impiegato”. E’ seguita “La melodia sospesa”, come dice il titolo, che non finisce, ma lascia un accordo in sospeso. Poi ha proposto la lunga suite sui miti greci: “I Dioscuri” con contrabbasso e violoncello pizzicati, “Il volo di Icaro” col clarino di Marina Cesari, “Narciso”, “Eco” e il finale in crescendo con “La vendetta degli Dei”. Al termine della lunga suite, Piovani ha spiegato le storie dei miti musicati, aggiungendo ironici agganci alla politica e alla scienza attuali, dimostrando, se mai ce ne fosse stato bisogno, l’attualità degli argomenti e delle situazioni della mitologia greca. Il programma ufficiale è terminato, in modo particolarmente significativo, con “La voce della luna”, l’ultimo film di Federico Fellini, che si chiude con “eppure io penso che se ci fosse un po’ più di silenzio, se tutti facessimo un po’ più di silenzio, qualcosa potremmo capire”. La voce di Roberto Benigni sul gracidare delle rane chiude il film e il concerto ma non prima di due bis, tra cui “Caro diario”, concessi ad un pubblico entusiasta.

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