Roma, 3 Maggio 2011
Un mix di buone e cattive notizie per questa inaugurazione dell’edizione 2011 di MarteLive.
Le cattive notizie, prima di tutto le ha portate il meteo, con una previsione di pioggia poi assolutamente mantenuta. Ma non solo Giove Pluvio ha raccolto le maledizioni dei presenti quando uno scroscio da stagione delle piogge monsonica si è riversato su Via del Commercio e soprattutto sul pubblico, in attesa che le porte venissero aperte con molto ritardo rispetto a quanto previsto.
Buone, ottime, notizie invece sul piano musicale. Nidi d’Arac e Quintorigo, chiamati a battezzare la manifestazione assieme a Marco Fabi, hanno dato vita a due concerti decisamente diversi tra loro, ma ad altissimo livello in entrambi i casi: energia, entusiasmo, competenza tecnica e fantasia. Dall’irresistibile rivisitazione elettronica della Taranta alla straordinaria contaminazione jazz-rock-classic-funky messa in scena dal quintetto romagnolo (con “infiltrato” romano alla voce). Uscire davvero soddisfatti da un concerto è probabilmente uno dei grandi piaceri della vita, fortunatamente non di quelli rari. Ringraziamo quindi queste due band che ce l’hanno regalato.
Altre cattive notizie, purtroppo, per quanto riguarda l’equilibrio tra le sale: difficilmente i gruppi emergenti avranno apprezzato il fatto di dover suonare contemporaneamente ai “big”, e sicuramente chi ascoltava i Quintorigo non gioiva del frastuono “discotecaro” proveniente a ondate dalla sala vicina. Ma quando fiati ed archi aggrediscono Highway Star con piglio da rocker consumati, non ce n’è per nessuno.
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(foto e testo di Luigi Chialvo)
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